TECNOLOGIE TRENCHLESS

Il gravoso problema dell’attraversamento di ostacoli naturali (corsi e specchi d’acqua, dossi) e artificiali (ferrovie e strade in ambito urbano ed extraurbano, edifici ed aree di particolare pregio ambientale e/o artistico) ha portato negli ultimi decenni allo sviluppo e alla diffusione delle tecnologie trenchless che permettono la posa di manufatti e di condotte sotterranei limitando o addirittura eliminando la realizzazione di scavi a cielo aperto.

Evidenti i vantaggi propri di tali tecnologie rispetto a quelle tradizionali “a cielo aperto”:

– nessuna (o molto modesta) interruzione al traffico stradale, ferroviario o fluviale;
– ridotti volumi di scavo;
– aree di cantiere molto contenute;
– ottimizzazione dei tracciati indipendentemente dagli ostacoli superficiali;
– nessuna limitazione alle profondità del tracciato;
– limitati costi di ripristino e di successiva manutenzione dell’opera;
– rapidità di esecuzione con alti livelli di produzione;
– impatto sull’ambiente e sulla comunità pressoché assente.

Nell’ambito delle tecnologie trenchless (sinonimo di no-dig, letteralmente ‘senza trincea’), comprendente tutte le metodologie esecutive che permettono un limitato
o nullo ricorso agli scavi in trincea, si distinguono le applicazioni relative ad operazioni di natura diversa:
– posa di condotte, tubazioni, cavi: in particolare posa di condotte fognarie, realizzazione di cunicoli di servizio, posa di condotte di rivestimento e protezione (in questo caso definite “tubo camicia” o “tubo rivestimento”) per il successivo inserimento in esse di condotte di esercizio (per trasporto di acqua, gas, olii, combustibili, fluidi in pressione, cavi, ecc.);
– varo di manufatti.

Per la prima tipologia di interventi, che racchiude la gran parte delle applicazioni delle tecnologie no-dig, si evidenzia un’ulteriore classificazione:

Naturalmente, nessuno strumento è adatto ad ogni applicazione: è necessario pertanto individuare caso per caso la metodologia che ottimizza il risultato.

La scelta di un metodo di scavo deve essere effettuata considerando tutte le variabili ed i parametri che governano il caso in esame:
– caratteristiche morfologiche (dimensioni, tracciato e profondità di progetto) e requisiti strutturali dell’opera da realizzare;
– considerazioni geologiche e geotecniche;
– condizioni idrauliche e idrogeologiche;
– valutazioni di carattere economico e ambientale.

Tutte le opere vanno valutate con riferimento ad un corretto rapporto costi/benefici, in cui il costo dell’opera (comprendente tutto quanto necessario, propedeutico e funzionale alla tecnica considerata) ed i singolari benefici (strettamente legati alla peculiarità dell’intervento ed allo scenario in cui è inserito, intesi in termini di durata, di limitazione della velocità, di interruzione o parzializzazione della circolazione, di impatto ambientale, di rischi di cantiere, ecc.) ne costituiscono i principali fattori.

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